- Deus ex machina - Ed il codice fu... Viviamo in un mondo dove la linea che distingue il reale dall'irreale e' molto sottile, quasi indistinguibile, e man mano scomparira'. Come e' possibile vi starete chiedendo. E' semplice. Partiamo ad esempio dal cellulare che state tenendo in tasca. Che prodigio tecnologico vero? Ebbene, certamente lo e', ma il vero miracolo e' l'unione di un mondo fisico, considerato reale, con un mondo totalmente fittizio, virtuale, con sue precise leggi che lo governano. E' il software il vero miracolo. Cio' che viene chiamato software non nasce certamente dal nulla; un programma e' la sublimazione della poesia scritta dal programmatore. Questa poesia, conosciuta anche col nome di codice, viene trasmutata in linguaggio macchina. A questo punto la barriera tra umano e macchina, reale e virtuale, possibile ed impossibile e' infranta. Non esiste piu' niente che puo' abbattere l'inarrestabile corsa di istruzioni che si susseguono a milioni di milioni, in piccole frazioni di milionesimi di secondo. Interi universi si ergono, la fantasia del poeta che sussurra alla macchina e' l'unica limitazione. Non c'e' niente di piu' eccitante che avere tra le mani il potere di plasmare il nulla, creare... modellare a proprio piacimento la materia reale o virtuale che sia. Probabilmente starete pensando che il delirio si sia impadronito della mia mente, ma vi sbagliate. In molti ritengono che scrivere codice sia un qualcosa di piu' che dare semplici comandi a stupidi transistor. Infatti la simbiosi con la macchina e' molto di piu'. E' la proibita unione della matematica con la fantasia. La matematica, la logica, ogni conoscenza umana puo' essere sfruttata per creare, creare interi mondi,... virtuali. In sostanza il codice permette l'esistenza stessa del software. Il codice non differisce molto dalle altre conoscenze,come ad esempio la matematica e la fisica. Accade pero' che non venga considerato tale. Per qualche bizzarro capriccio umano il codice viene visto come qualcosa che si puo' possedere e commerciare. Di certo mai nessuno penserebbe di vendere il teorema di Pitagora affermando per lo piu': <> Ed intanto il codice viene trattato proprio in questa maniera, anzi la situazione e' ancor piu' drammatica di quel che sembra. Infatti le imprese non vendono il codice sorgente ma vendono il programma, il software che deriva dal codice. Questo significa che l'azienda M invece di vendere la dimostrazione di un teorema molto complesso, vende solamente l'equazione finale. Ed e' quasi impossibile risalire all'intera dimostrazione partendo solamente dall'equazione finale. In definitiva il software senza codice sorgente non e' software. Ed il codice se non e' libero non e' codice. Pensate in che stato saremmo se le teorie fisiche non fossero libere e patrimonio dell'umanita' intera. Einstein dopo aver scoperto la relativita' generale avrebbe creato l'azienda RelaSoft per poi vendere le sue equazioni a prezzi esorbitanti ed acquisire in seguito il monopolio su tutte le teorie fisiche. Se tutto questo fosse realmente accaduto, noi ci troveremo nella morte entropika. Il disagio! Nel 1985 Richard Stallman si fece portatore di un ideale condiviso da molti, che avrebbe dato inizio all'era cybernetica: << dal manifesto GNU: - Il punto fondamentale e' che, se a me piace un programma, lo devo condividere con altre persone a cui piace. - Copiare un programma in tutto o in parte e' tanto naturale per un programmatore quanto respirare, ed e' altrettanto produttivo. Dovrebbe essere altrettanto libero. - Una volta scritto il sistema operativo GNU, ognuno potra' avere liberamente del buon software di sistema, cosi' come puo' avere l'aria. >> Queste idee filosofiche si concretizzarono nella redazione della General Public License (GPL), una licensa studiata appositamente per proteggere il software libero in modo da non poter essere accaparrato da chi poi potrebbe impedirne la diffusione libera. Ma mancava ancora il software libero da tutelare, il codice vero e proprio... Molti programmatori sudarono sangue per realizzare questo sistema utopistico, lo GNU: chi si occupava del kernel ,e chi dei vari programmi essenziali per metter su sistema operativo che si rispetti. Man mano che il codice veniva scritto si delineavano le parti fondamentali da includere e quelle da abbandonare nell'oblio. Una delle fondamentali inclusioni fu quella del kernel Linux che venne rilasciato sotto la licensa GPL. Dopo molto lavoro, tempo e notti insonni il sistema GNU/Linux pote' finalmente aprire gli occhi e ricevere la luce del giorno. Si aveva, cosi', per la prima volta un intero sistema operativo completamente libero, esente da qualsiasi limitazione, costrizione, manipolazione... Al giorno d'oggi migliaia di programmatori provenienti da ogni dove, ampliano, migliorano ed ottimizzano liberamente il sistema GNU/Linux continuando a divertirsi scrivendo codice, confrontandosi con altri programmatori, mostrando al mondo intero il risultato del proprio lavoro e sentendosi parte di una grande comunita' che vive e respira all'unisono. Ovviamente non ci troviamo qui per costringervi ad adottare l'uso di GNU/Linux e del software libero. Ognuno di voi e' dotato di libero arbitrio che sara' sicuramente saggiamente amministrato. A voi spetta decidere se elevarvi verso l'empireo e raggiungere cosi' la somma conoscenza o degradarvi in immonde bestie imprigionate dalle catene apparenze. ... A voi la scelta ... Sat Nov 27 03:13:15 CET 2004 (AlpT @ freaknet . org)