Dell'obedienza.
collat. 3. di San Bonaventura.
Acciò che l' obedienza del Religioso sia accetta à Dio, deve essere pronta, senza dilatione, devota, senza dedignatione, [sic] volontaria, senza contradittione, semplice, senza discussione, perseverante, senza cessatione, ordinata, senza deviatione, gioconda, senza turbatione, strenua, senza pusillanimità, universale, senza eccettione. Come noi ascoltiamo, & obediamo alli nostri superiori, cosi Iddio ascolta, & esaudisce le nostre orationi. ma acciò che tu possi essere meglio, obediente, pensa sempre quando tu odi la voce del superiore, che quella è la voce di Dio, che ti commanda. non è vero obediente, ma negligente colui, che aspetta il secondo commandamento. dice San Bernardo, che è poco l' esser soggetto à Dio, se non è soggetto ad ogni humana creatura p [per?] Dio, ò sia Abbate come più eccellente, ò sia à Priori da lui constituiti. & io dico di più suggiettate à pari, suggiettate à maggiori. & se voi essere perfetto, suggiettate all' inferiori. chi serva la debita suggettione, aspetta senza timore alcuno, ma il superiore hà da rendere ragione per lui.