Che non s'hà da uscire della Religione, & lasciare la dunanza, & fraternità spirituale,
de vit. solit. S. Bas. Cap. 22.

  Bisogna persuadersi questo, che colui, che una volta è intrato in Religione, & si è unito una volta con fratellanza spirituale con altri, non hà più potestà di separarsi da quelli con i quali si è congionto in unità fratenra. hor se appresso dell' huomini, non è lecito lasciare compagnia che hanno fatto, & chi lo fà è debitor di pagare certa pena, quanto maggiormente, chi è venuto alla spirituale unione (che è indissolubile, & eterna) non deve lasciare la compagnia di quelli con i quali si è unito & congionto, con legame, & modo indissolubile? & chi lo farà, sarà da Iddio severissimamente punito, & castigato. perche la moglie già admessa alla compagnia del marito. & congionta con la copola carnale, se insidiosamente tentarà di partirsi, presa è punita di morte, quanto più reo di morte sarà colui, che unito con spirituale congiuntione, con il testimonio dello Spirito Santo, & del mediatore Giesu Christo? & come i membri del corpo, & se pur alcuno si sepera è morto; cosi il Religioso separato dalla compagnia de' fratelli, con i quali è religato in spirito, non hà più potestà di separarsi da loro; & se lo farà, è morto nell' anima, et privato della gratia dello Spirito Santo, come quello che hà sprezzata la sua inspiratione. ma se per sua scusa dicesse, che alcuni delli fratelli (perche di tutti con verità non lo potrà dire) sono cattivi, & che non servano l' instituto, regole loro, & per questo conviene, che lui si separi da questi tali: non hà pensato causa sufficiente. perche Pietro, Andrea, & gli altri Apostoli, per la malitia di Giuda, non si separorno dal collegio Apostolico, & dall' obedienza di Christo, ma seguitando la sua dottrina, emulorno la pietra, [sic. pietà?] & devotione, che li portavano. et cosi chi dice pertirsi dalla Religione per la malitia d' alcuni non hà trovato causa ragionevole della sua inconstanza. ma lui come terra spinosa, & petrosa, non hà potuto retenere il seme della parola di Christo. ma gabbando se stesso, si hà persuaso di non potervi stare. ne è cosa più facile, che gabbare se stesso, massime, che essendo giudice troppo indulgente à se medesimo, giudica le cose proprie esserli utili, essendo però inutili & perniciose. sia adunque chi è tale della verità condennato, come occasione che hà dato di mal' essempio, & soggetto à quella sentenza, che li sia attaccato al collo una mola da molino, & giettato nel profondo del mare. per che l' anima assuefatta al mancare, è occupata da molta incontinenza, avaritia, gola, bugie, & ogni sorte di malignità, & finalmente precipitata nel profondo della malitia, esperimenta i mali estremi. chi è adunque authore di simili cose, consideri di quante anime, che periscano, è fatto reo, non bastandoli à render conto della propria, ma ancora è obbligato à render ragione dell' anime d' altri, che per suo mal' essempio periscano. Noe essendo giusto non disse à Dio, mi bisogna uscire del mondo, perche tutti sono cattivi, ma più presto portandose generosamente perseverò, & posto nell' abisso della malitia, servò la tranquillità, et serena pietà, ne per modo alcuno ribellò contra il Signore; ma con la patienza, e constanza fra i flutti dell' impietà, custodì la pietà. & Loth in Sodoma habitando fra tanta impietà, iniquità, & improbità, servò incorrotto il studio della virtù, & fra molta contumelia, & petulantia servò la santità della vita, dando essempio, & insegnando l' honestà della vita, prima con i fatti, & poi con le parole. ma tu che ti lamenti della negligenza delli fratelli, ò vera, ò finta da te, & coprendo la malitia tua, accusi i fratelli; farenati tu che sei tale, & mosso da questi essempij, comincia ad amare la devotione, & lo spirito. perche non subito, che un dito della mano sta male da dovero, s' hà da tagliare, ma si sopporta il dolore acciò che la mano non sia spogliata del suo ornamento. applichi dunque questo essempio il Religioso, & consideri quanto dolore, & vergogna apporti à se, con il taglio di se dalla Religione, con che resta morto, & senza vita. è adunque tolta, & levata ogni causa ragionevole à colui, che desidera addandonare la spirituale congregatione. è ancora demostrata la causa di questa sentenza, che è l' incontinenza delle mali affettioni, la negligenza delle fatiche, finalmente la corrutione del giuditio, & la instabilità, & poca fermezza dell' animo.


Quest'edizione digitale preparata da Martin Guy <martinwguy@gmail.com>, agosto 2001.
Ultima revisione dell'HTML: 28 dicembre 2005.