Come il Preposito deve corregere quelli, che peccano.
ibidem. Cap. 60.

  Verso quelli, che peccano, non deve il Preposito, procedere con impeto di colera, ò altro affetto disordinato. per che chi reprende con animo turbato & irato, non libera il fratello dal peccato; ma se stesso involta ne i peccati. però è scritto: In mansuetudine, instruite quelli, che si oppongono, ne deve osser acerbo, se lui è dispreggiato, ma mostrar piacevolezza verso il delinquente. ma se vederà offendere altri, deve alquanto riceverne dispiacere, perche in quisto [sic] modo vitarà [sic] la sospitione dell' amor proprio; & darà segno di se, che non hà in odio il peccatore, ma che odia il peccato, ma se non servarà questa differentia nell' indignarse, ma farà il contrario, sarà segno che non lo fà per Dio, ne per il pericolo del delinquente; ma per vanagloria, & ambitione. perche bisogna che mostri zelo, per la transgressione del precetto per gloria di Dio; ma bisogna ancora, che mostri misericordia, & affetto di carità verso la salute del fratello, che pericola nel peccato.


Quest'edizione digitale preparata da Martin Guy <martinwguy@gmail.com>, agosto 2001.
Ultima revisione dell'HTML: 28 dicembre 2005.