Che nelle congregationi de' Religiosi, non si debbono fare adunanze di due ò tre.
Di Santo Basilio della vita solitaria. Cap. XXX.
Debbono in vero i fratelli l' un l' altro, scambievolmente amarsi, ma non è però convenevole, che due ò tre in tal modo s' amino, che conspirando insieme faccino conventicoli, & adunanze. Perciòche non sarebbe questa fraterna diletione, & amore, ma più tosto seditiosa divisione; & argomento chiarissimo della loro perversa malitia. conciosia, che se coloro, che ciò fanno, amassero il profitto, & bene commune della Religione, amarebbono parimente tuti i Religiosi di lei, con cummune benevolenza e carità. ma perche separando se stessi da gli altri, sono nelle communità particolari, quindi è, che cotal' amicitia, non solo è mala, ma da anche chiaramente ad intendere, che ella d' altro principio, non può esser cagionata, se non da qualche impertinente traffigo, il quale sia afatto alieno dal bene universale, & in tutto contrario alla sodeza e communità del stato Religioso. conviene adunque, che nelle congregationi simiglianti amicitie non si permettino, & che l' osservanza della carità universale, non si restringa alla conversatione d' alcuno particolare, che per sorte desideri viver male, & corrompere i Santi, & incorrotti costumi dell' ordine commune. anzi è necessario, che mentre che tutti s' ercitano [sic] nello studio delle virtù, ciascheduno s' ingegni di osservar verso de tutti una universal' unione, è s' avverrà, che alcuni di questi nemici della communità procuri di trare à se qualche fratello, deve egli da qualche prudente vecchio essere in segreto ammonito. & se quello non bastarà, debbonsi chiamare alcuni altri de' più prudenti, che nell' emendatione di lui procurino adoprarsi conforme al sacro Evangelio, che commanda che se persona tale non vuole udirti, tu chiami uno ò due altri, alle cui voci s' ello non porge humile, & pronto orecchio, sei affatto obligato palesarlo al superiore, acciò che egli come pietoso medico si sforzi di guarire il morbo di quel misero infermo. ma se tanto oltre andasse la pertinacia di lui, che ne i savij consegli de' vecchi, ne le paterne ammonitioni del superiore lo possono à miglior via ridurre, all' hora come huomo scommunicato ò gentile si dee da tutti stimare; anzi come apestato agnello deesi dall' altro grege, porre in disparto, à fin che dall' istesso morbo non siano gli altri infettati. ma se però niuno de' Religiosi verrà dall' essempio di lui offeso; potrà anche dopò le cose predette haver verso cotal persona qualche luogo la patienza, non già perche egli non debba essere ammonito, et con legitime penitenze corretto, ma perche sperandosi emendatione non è ragionevole, che dal corpo commune à guisa di membro in tutto morto, miseramente si tronchi.