Come convenga portarsi con l'huomo disobediente.
Dell'Ascetica di S. Basilio. Cap. XXVIII.

  Di colui, che si dimostra pigro nell' essecution de' precetti divini, devono nel principio, come di membro più fiacco haver tutti compassione; & il suo superiore hà da far prova, se co'l rimedio delle proprie lodi potesse levargli da dosso cotal fiacchezza. Ma quando che pur duri nel disubidire, ne voglia correggersi, bisogna, che con qualche severo modo lo riprenda in preferenza di tutti i suoi fratelli, e cosi con ogni sorte d' incitamenti l' induca à ricever qualche medicameno. [sic] Ma pur se dopò molte correttioni non havrà ancora cominciato à vergognarsi di se stesso, & à far qualche conto di sua propria salute, come, per dir cosi, di se stesso nemico, deve con molte lagrime, e lamenti à guisa di corrotto, & inutil membro dal commun corpo tagliarsi; come soglion fare i medici, i quali subito che di qualche piaga incurabile in alcun membro s' avveggono, acciòche il male non vada occultamente crescendo, col danno delle parti vicine, soglion rimediarci col coltello, e co'l fuoco. Il che dovemo far ancor noi con quelli, che con maligna nolontà impediscon l' obedienza de' divini precetti; conforme à quel che ne commanda il Signore dicendo: S' il destro occchio tuo to sarà di qualche impedimento, cavatelo, e privatene. Ogni cortesia, che verso persone tali usiamo è degna d' esser assomigliata alla sciocca piacevolezza d' Eli, con la quale egli è biasmato d' essersi co i figli suoi portato contra il voler di Dio. E dunque un tradimento della verità, un publico danno, & un' habito di non far conto di qualsivoglia male, questa mascerata, e falsa benignità; poiche non si fà, come è scritto. [Gal.5.] E non vi sete più lamentati, acciòche si togliesse dal mezzo di voi colui, che cotal sceleraggine hò commesso: Dal che necessariamente avvien quel che segue, che un poco di formento per tutta la massa si distende. Quei che cascano in peccato, dice l' Apostolo, rinfacciagli il loro errore in presenza di tutti; e ne soggiunge la causa dicendo; Acciò che gli altri restino con timore. Ma in fatti colui, che non riceve i medicamenti dalle mani d' un suo fratello, à se stesso si contradice; poiche se non può sopportar d' essergli soggetto seguitando la sua propria volontà, come vive ancor con lui? come può chiamarlo preposito della vita sua? come una volta si sompiacque d' essere ammesso nel medesimo corpo con gli altri fratelli, se hora và dubiando e ricusando d' esser membro soggetto? Che se qualche cosa gli par, che se gli commandi fuor delle forze sue, rimettendo il giuditio à colui, che glie la commanda, mostrisi pure obediente, e soggetto fin' alla morte, ricordandosi, come il Signore si fè obediente fino alla morte, & alla morte della Croce. Perciòche l' andar ricusando, & contradicendo suol' essere inditio di molte imperfettioni, come di fede inferma, di speranza dubbiosa, di superbia, e di arroganti costumi; poiche niuno ricusa d' obedir che non habbia prima condannato colui, che lo consigliò ad obedire: e colui che crede alle promesse di Dio, & hà collocato in quelle ogni sua speranza non si ritirerà mai all' obedienza de' commandamenti di Dio, ancorche gravi, ancor che molesti, sapendo, che i travagli di questa presente vita non son degni d' esser coparati [sic] con la gloria, che nell' altra in noi si scoprirà. E colui che tien per certo, che chi se stesso abbassa sarà essaltato, dimostra magior prontezza nell' obedire di quella che si aspetta da chi gli commanda, poi che ben sà, che ogni nostra tribulatione, per momentanea, & leggiera che sia, sarà ricompensata con una mercè di gloria maravigliosa, eterna, & fuor di misura.


Quest'edizione digitale preparata da Martin Guy <martinwguy@gmail.com>, agosto 2001.
Ultima revisione dell'HTML: 28 dicembre 2005.