Due meditationi utili, & accomodate à quelli che stando deliberando di entrare in Religione.
Meditatione prima.
Prima ammonitione. colui che si sente chiamad da Dio Nostro Signore alla Religione, deve risegnarsi tutto nelle sue mani, & nella sua dispositione, per elegger quello che intenderà esser più à gloria di sua divina Maestà, & salute dell' anima propria, levando (per quel tempo che attenderà à queste meditationi) dall' animo suo ogn' altro disegno, e ponto come se non vi fosse altra cosa, che esso, & Iddio, & come se non havesse altra cosa da pensare.
Secondo, deve pregare di tutto cuore la divina bontà, che li dia vero lume, per conoscere perfettamente, qual sia la sua volontà, & beneplacito; & conosciuto che l' haverà, che li dia gratia, & forze per metterlo in essequutione.
Primo ponto. Pensi attentamente che cosa sia il secolo per se stesso, et quanto siamo congionte con i peccati, la vita, & le attioni, di quelli, che vivon' in esso. quanto vane, & fallaci siano le loro speranze; quanti amari siano gaudij, & allegrezze, che in esso, & da esso ricevono: quante fatiche, travagli, & pene, costi loro quel poco di fumo, ò honore, il quale dopò tanti anni ricevono. quanto sia breve la vita, la qual benche fosse piena di delitie, & di piaceri, pur sarebbe misera, & infelice, non solo perche non possono satiare l' anima, ma molto più per la pena eterna, che al fine della vita, ci arrecano.
Secondo, considera dall' altra parte quanto sia grande l' eccelenza, et dignità della Religione, il che potrai vedere. Primo dall' autore, che la instituì, & essortò ad intrarvi, che fù Christo Nostro Signore. Secondo da gli Apostoli, che prima furono Religiosi per voto. Terzo da tanti huomini santissimi che vissero nella Religione, che è di acquistar la perfettione della carità per mezo de i voti, dedicando, et consecrando l' anima, il corpo, & i beni esterni à Dio per conseguirla con maggior facilità. Quinto dalli pericoli, et occasioni di peccare, che si trovano nel secolo. Sesto da i premij amplissimi, che Christo promette a' Religiosi.
Terzo considera quello, che sin' hora hai fatto nel secolo, et trovarai che la maggior dell' opere tue, ò saranno stati peccati, ò cose congionte con peccati: & se pur haverai fatto alcuni beni, questi saranno imperfecti, & pochi à rispetto di quello, che dovevi fare in servitio di Dio, considera gl' ufficij ne' quali ti sei essercitato nel secolo, & quello, che haveresti potuto fare nella Religione, & poniamo, che fossi stato santissimo nel secolo, con tutto ciò haveresti meritato più nella Religione dove si fà ogni cosa per ubedienza.
Colloquio. Parlarai teco stesso reprendendo la tua negligenza, tepidezza, & torpore, che in cosa di tanta importanza non ti sij ancora risoluto, & cercarai di eccitar in te fervore, & devotione. Secondo parlarai con l' Angelo tuo custode, che ti porta le buone inspirationi: vergognandoti d' haverli serrate l' orecchie, et d' haver ubedito al cattivo. Terzo ti voltarai à Christo nostro Signore, avanti del quale ti metterai come reo avanti del giudice, confessando d' haver fatto male à resistere tanto tempo alle sue inspirationi, & humilmente li domandarai perdono del passato, & gratia di poter essequire quanto piace à sua divina maestà. Al fine Pater noster, et Ave Maria.
Meditatione seconda, per quelli che stanno dubiosi.
Primo punto. Considera le inspirationi che hai havute d' entrar nella Religione, in che età, con che occasioni. se sono durate sempre, overo se si sono partite, & poi ritornate, & quante volte. & le cause perche non l' hai poste in effetto: forse sarà stato per qualche tentation del Demonio, della carne, del mondo, de' parenti, d' amici, etc. alle quali non t' esser saputo risolvere per i dubbij che intorno à questo ti venivano, et che dubij sono stati? essaminando le cause di questi dubij le quali posson' esser di due sorti, ò male apertamente, overo male ma coperte sotto spetie di bene: le prime facilmente si conoscono, come è la delettatione sensuale, l' affettione disordinata verso le creature, la vana speranza, timore, allegrezza, tristezza, etc. le coperte, hanno più difficultà, massime quando si vestono di pietà verso de i parenti; di zelo d' aiutare l' anime de' prossimi, proponendoli maggior commodità di poterlo far nel secolo, che nella Religione. Due modi sono molto à proposito di liberarsi da simili tentationi & inganni del Demonio: l' uno è conferirle con parole con persone esperte et devote; et lasciarsi guidar da loro, l' altro pregare Iddio instantemente, che ti faccia conoscer le fallacie del Demonio, acciò che spedito & libero tu lo possi servire nella Religione.
Secondo, pensa un poco da dovero fra te stesso: se tu sei tanto certo che Iddio ti voglia nel secolo: quanto vorresti esser certo che ti voglia nella Religione: & se trovarai, che tu non sei più certo di quello, che di questo, perche sei tanto circonspetto & considerato in eleggere questo, che è buono; e tanto precipitoso, & sicuro in eleger quello? dimmi quando mai ti mandò à dir Iddio, overo da se stesso ti disse, che ti voleva nel secolo, & non in Religione? anzi tu sei più certo che ti vuole in Religione poiche ti chiama. oltre di ciò facendo tu tante cose da te stesso (come pigliar moglie, andar alla guerra, far un' arte, etc.) senza aspettar altra inspiratione, perche non ti risolvi ancora di farti Religioso, essendo tu habile, & senza impedimento alcuno delli sopradetti: forse che hai pura che non dispiaccia à Dio?
Terzo, considera quanto pericolo sia, non solo non ubidir à Dio, che to mostra la srada più facile et sicura della salute; ma inoltre farli resistenza & diventar à posta sordo alle divine inspirationi, & non le metter subito in essecutione. che sarebbe di te, se tu ti morissi in questo stato secolare, chiamandoti Iddio alla Religione. & se ben' non vien' adesso la morte, quand' ella verrà, dove vorresti esser da lei ritrovato nel secolo, overo nella Religione? certo che gli è una mala cosa, voler dar à Dio la feccia dell' età sua, & il fiore al Diavolo; & voler lasciare i peccati, quando non potra più peccare. il che non è lasciar i peccati, ma esser lasciato da loro.
Il Colloquio sarà l' istesso posto di sopra.
Il fine del primo Trattato.