Se sia bene entrar subito, che l' huomo è chiamato alla Religione.
Cap. XVII.

  [S. Th. ijsdem locis.] Benche da quello che habbiamo detto sin' hora, possa ogn' uno facilmente da se stesso rispondere al presente quesito: nondimeno (acciò che non manchi cosa alcuna) per serrar la bocca à certi, poco timorosi di Dio, che con dolci parole cercano di ritener nel secolo (mossi da qualche proprio interesse) i suoi amici, parenti ò figliuoli: scoprirò nel presenta capo il veleno, che sta nascosto sotto quelle dolci parole, & ragioni apparenti che apportano; con le quali ingannano i troppo creduli. fanno come lo Scorpione, che lusinga & palpa dolcemente con le branche, ma punge, ferisce & avvelena con la coda. Havendo uno di costoro udito, o presentito, che l' amico, parente, ò figliuolo, si vuol fare Religioso, lo và à ritrovare, & con lieto volto lo saluta; & poi con parole posate dirà. Io hò inteso con mia gran consolatione, che tu ti vuoi fare Religioso, opera veramente buona. Et guardimi Iddio, che io t' habbi da sconsigliar ò dissuader un opera cosi santa, con' è questa. ma per l' amor ch' io ti porto & per il zelo che hò di non vederti far cosa della quale poi tu t' habbi à pentire; voglio solamente avisarti che gli è bene andar con il piè di piombo (essendo la cosa di tanta importanza) & di non correr à furia, ma lasciar prima maturare molto bene il negotio. che tu sai bene, che i frutti colti mentre che sono acerbi non sono mai buoni. non bisogna haver tanta fretta, sempre sarai à tempo: già vede Iddio l' animo tuo buono, & l' accettarà, quantunque tu non entri cosi presto: perche sà benissimo che questo tuo indugiare non è per dispreggio della vocatione, overo per il poco conto che tu ne facci. ma che lo fai per chiarirti meglio della sua volontà. [Lu.14] Anzi egli stesso volse sotto figura accennar questo, quando consigliò che prima di cominciar l' edificio d' una torre l' huomo pensasse bene se haveva il modo, et le forze per finirla: acciò che poi lasciandola imperfetta, non fusse da gli altri burlato. cosi hà da far considerar bene la sua complessione, le forze, l' inclinatione, le difficoltà che hà in se del far bene, le battaglie della carne, & altre cose simili, le quali bisogna prevedere prima d' entrare; acciò che non l' intervenga, come ad altri i quali inconsideratamente entrarono, & poi uscirono con vergogna, & infamia loro grande. Tu sai bene, che Satanasso, si trasfigura bene spesso in Angelo di luce, per ingannare gli incauti. Queste & altre cose simili dicono costoro per ritener uno nel secolo, il qual modo di parlar è tanto più pericoloso, quanto che in apparenza pare che il consiglio sia buono. Et io dico ch' egli è pessimo dato con la sopradetta intentione; & che procede da persone appassionate, & interessate. Onde non può per modo alcuno esser buono. Il che si potrà vedere per le cose seguenti. Non è dubio alcuno che l' opera la qual costui vuol far è bonissima (etiamdio secondo il loro testimonio) poi che vuole ubedir à Christo, che la chiama alla Religione, stato tanto eccellente, & di tanto merito nella Chiesa di Dio. Dunque è meglio farlo subito che differire, & procrastinare come vogliono costoro. cosi dice il Savio. [Ecc.9.] Quodcunque potest manus tua, instanter operare. Et per questo sono tanti celebrati gli Apostoli perche alla prima voce di Christo lasciaron' ogni cosa, & lo seguitarono. Et è ripreso colui [Luc.9] il qual disse di voler seguitar Christo, ma che prima voleva avisarne i suoi di casa, Et à colui che domandò licenza dal Signore d' andar à sepelir suo padre (cosa di tanta pietà) manco glie la volse dare. Di più costui no hà impedimento alcuno delli sopradetti, perche dunque hà da differir l' entrata, & perder quel merito: di più costui hà tutte le cose requisite, cioè il fin buono, che è per acquistar la perfettione: il mezzo buono: & mette tutta la sua speranza in Dio, che l' habbia d' aiutare, che era il terzo requisito: dunque non hà d' aspettar manco un giorno. Et quanto al provar delli spiriti, egli già dal canto suo, l' hà provato, ne può haver dubio, se entra per buon ò cattivo fine, se entra per Simonia, & se pone in se stesso, o in Dio la speranza che l' aiuterà. [S. Th. 2.2. q.189. art.10. ad pri.] Il dubio dunque sarà solo dalla parte de i superiori che l' hanno da ricevere, i quali, perche non veggono l' interiore, possono lecitamente dubitar de lo spirito che lo guida, de l' attitudine, & habilità & d' altre cose simili; però sogliono metter avanti rigorosi essami, & dilatione di tempo, massime con le persone, delle quali non hanno più cognitione che tanto. Et cosi la dilatione può esser giusta, quando i superiori cosi vogliono. Quanto à quello che dicono del Demonio che si trasfigura in Angelo di luce; dico che questo non si può negare. ma non però s' hà da differir l' entrata quando ben si sapesse che quel pensiero gli fosse suggerito dal Demonio: havendo egli tutte le cose, che si ricercano, perche quel pensiero non haverebbe efficacia di muoverlo, & di tirarlo, se Iddio non glie la desse: [S. Th. op.17. ca.10.] è ben vero che il Demonio non si metterebbe à questo rischio; perche haverebbe paura, che non restasse poi & perseverasse, per l' essempio buono, che trovarà nella Religione. Et quando bene si mettesse, & si conoscesse che il pensiero procedesse dal Demonio, s' hà da ubedire, non al Demonio, ma al buon consiglio. Oh, lo fà per ingannarlo di poi: dico che all' hora quando lo vorrà ingannare non gli ubidisca, anzi li faccia resistenza & lo discacci; come fà ò come almeno deve far nell' altre tentationi: Alla similitudine de i frutti acerbi; rispondo che havendo le cose requisite, è maturo à bastanza, però entri quanto prima potrà: poiche già è chiarito della vanità, & falsità delle ragioni che apportano gli adversarij. San Girolamo, [Hier. ad Paulinum.] esorta colui, che è chiamato alla Religione, à tagliar, & non iscioglier la fune, acciò che non perda quel poco tempo di più che vi andarebbe à sciogliere una corda annodata. Cosi fanno i marinari ne i pericoli della fortuna overo tempesta del mare, par allontanarsi presto dalla terra, ò da lo scoglio dove era legata la nave; acciò che ivi non si fracassi urtandovi: et pur al tempo di buonaccia quando non vi è pericolo alcuno, sciolgono la fune. ma in colui che vuol entrare nella Religione, sempre vi è pericolo per li continui venti delle tentationi che lo combattono. però quanto prima bisogna metter in porto sicuro la navicella dell' anima sua. & quanti hanno perduta la vocatione con il procrastinare? à molti ancora sono occorsi impedimenti, che dipoi non son potuti entrare. la tardanza d' una sola mezz' hora molte volte è stata causa della rovina, et rotta d' un' essercito il quale havrebbe havuta la vittoria, che prevenuto da gli adversarij di quel poco di tempo è stato sbanduto. Tanto può l' occasione nelle cose humane. Il medesimo avviene nelle spirituali; quando per propria colpa si perde. Et quanti stanno nell' inferno, che si sarebbono salvati nella Religione. Dunque tu, che ti senti chiamare, non tardar più, ma vola come essorta San Girolamo al Vexillo, & al Gonfalon della Santa Croce.


Quest'edizione digitale preparata da Martin Guy <martinwguy@gmail.com>, agosto 2001.
Ultima revisione dell'HTML: 28 dicembre 2005.