Liberta' di informazione e Telematica ------------------------------------- C'era da aspettarselo. Le grandi lobby economiche, in perfetto ritardo di 10 anni rispetto agli USA, hanno finalmente capito che dietro la parola Internet si nasconde un tesoro che aspetta di essere sfruttato a dovere. E cosi' ecco i giornali riempirsi della parola Internet, ecco le pubblicita' di fornitori di Internet, ecco dappertutto trasmissioni televisive su Internet, ecco la politica spostarsi su Internet, ecco finalmente muoversi il grande affare "Internet". Nascono nuove imprese (forse un milione di posti di lavoro?), nascono fornitori di servizi che offrono Internet su un piatto d'argento (ovviamente da pagare a peso d'oro). Ecco i nostri salvatori schedare i potenziali nuovi utenti di Internet grazie a virtuose inchieste telefoniche (compresa sottile inchiesta sulle proprie simpatie politiche), per poi "regalare" Internet a tutti, a sole 2540 lire al minuto + iva, oppure a 500 mila lire l'anno (escluso il costo della telefonata a Torino o Milano). Ecco finalmente tutte le informazioni del globo direttamente a casa vostra, logicamente su un Personal Computer Pentium 100 Mhz con 16 mega RAM rigorosamente da 5 milioni o piu'. Ecco le meravigliose riviste su Internet offrire per 10 mila lire ben 60 paginette di preziose informazioni sul gatto di Clinton o sul sito WWW del Louvre o di Playboy (ovviamente sempre intasato di studenti universitari che preparano le materie nel laboratorio della propria facolta': giusto, pagano le tasse proprio per questo!) e altre 300 pagine di pubblicita' di quel computer o di quella macchina o di quel frullatore, o peggio, di quel partito politico. Ma un bel giorno, il nostro brillante Mister X proprietario della Vitreo Off Line da 2540 lire al minuto (+ iva), riceve una preoccupante telefonata dal suo personale servizio di informazioni Triathlon, situato casualmente nella sede del suo partito politico ... "Come? Banche dati amatoriali? Avete detto amatoriali? Un pugno di sporchi mocciosi con semplici PC 286? Modem a 14.400??? Addirittura degli Amiga??? Addirittura hanno una loro rete di informazioni? Da piu' di 10 anni??? Saranno certamente pirati! Terroristi, sicuramente rossi. Meglio prendere provvedimenti... Vuol dire che non pagano null'altro che il collegamento telefonico e basta??? Ah, ho capito tutto. Qui ci vuole qualcosa di repressivo, e' impensabile che questa feccia possa far fallire i nostri progetti con le loro pratiche illegali!" Il resto e' gia' storia. Lo e' gia' stato l'11 maggio, con la repressione alle banche dati, seguita immediatamente dal proliferare di fornitori di internet-succhiatori di banconote... e la successiva ondata di informazione televisiva e giornalistica falsa e distorta non fa che confermare le nostre preoccupazioni. E' storia di adesso la nascita di fornitori di servizi Internet a prezzi che superano di varie volte quelli gia' effettuati da altri fornitori presenti nel nostro paese da diversi anni. E potrebbe diventare storia una serie di leggi mirate a reprimere la telematica amatoriale in favore delle societa' commerciali. Ed e' proprio qui che dobbiamo stare attenti, in quanto potrebbe essere in preparazione una vera e propria campagna di "regolamentazione- repressione" che porterebbe tutti gli appassionati di telematica alla schedatura, alla censura, al controllo, al divieto della criptazione dei propri dati con PGP, al pagamento di tasse, alla richiesta di autorizzazioni varie, fino a trasformare l'Articolo 21 della Costituzione in una striscia di carta di purissima ovatta di cellulosa, confezionata in morbidi rotoli. E tutto cio' col pretesto della pirateria, per favorire le grandi case di software che vendono programmi insulsi a 2 milioni e passa, che fanno si che un ragazzo che voglia imparare qualcosa debba farlo spendendo un sacco di soldi perche' il software costa obiettivamente troppo. Tutto cio' col pretesto del terrorismo eversivo in rete, con il suo tanto sbandierato "progetto della bomba atomica trasmesso in rete, potenzialmente pericoloso" (fatta con una pentola a pressione e un chilo di plutonio "da comprare dal piu' vicino droghiere"), con i suoi pericolosi files di informazione su come costruire esplosivi o bottiglie molotov, mentre in edicola sono presenti decine di riviste e fumetti su cui reperire tali informazioni, per non parlare poi delle librerie nelle quali e' facile trovare, regolarmente pubblicato sotto varie forme, il tanto odiato (e innocuo) "Manuale del terrorista". Tutto cio' col pretesto della "criminalita' informatica", parola che incute tanto terrore nelle casalinghe medio-borghesi che puliscono il computer del figlio con l'alcool, per paura dei "virus informatici". (O era forse un pubblico ufficiale durante un sequestro dell'11 maggio? ndr) Tutto cio' col pretesto degli Hackers, di cui ci si ricorda solo quando c'e' da scrivere un articolo sensazionale (e falso) sui giornali, e non quando hanno dato per primi la notizia dell'esplosione a Chernobyl, quando da Sarajevo trasmettevano sulla messaggeria francese QSD i bollettini della loro lotta di sopravvivenza, quando il giorno dell'assassinio di Falcone e Borsellino divulgarono immediatamente tale notizia a macchia d'olio in tutto il mondo, quando hanno scritto manuali tecnici sull'uso della rete di commutazione a pacchetto statale (di cui e' sempre mancato qualsiasi manuale), quando hanno sviluppato, gratuitamente e per tutti, stupendi programmi di grafica, musica, realta' virtuale, quando hanno evidenziato i limiti dei sistemi telefonici americani e mondiali, portando di fatto a una evoluzione nel campo della telefonia mondiale. (Vi siete forse dimenticati delle origini di Bill Gates, di Steve Jobbs, di Peter Wozniak? Di come sia nata la Apple Computers? E l'MS-DOS?) E intanto l'America non fa altro che riderci in faccia. La Electronic Frountier Foundation non crede nemmeno alle notizie che arrivano dall' Italia, talmente sono assurde. Bruce Sterling pensa che la notizia dell'arresto di 2 studenti del Politecnico di Milano (che hanno semplicemente usato un sito FTP non regolare ma che non opponeva resistenza alcuna ne' presentava avvertimenti di pericolo per chi vi entrava) sia uno scherzo. Gli USA brulicano di servizi Internet totalmente gratuiti. Le Universita' americane offrono Internet anche ai cittadini non studenti, mentre da noi per avere semplicemente la Posta Internet devi dare tutti gli esami dei primi 2-3 anni, oppure effettuare l'antico mestiere del lecchino. Siamo forse i soli, nel nostro mondo per meta' virtuale e per meta' reale, a spiegare alla gente che Internet c'e' gia' da 10 anni, che sapendola usare costa poco e niente, che si possono riciclare i vecchi computers in soffitta, che bastano modem da 50 mila lire, che basta chiamare al telefono dopo le 10 la banca dati della propria citta', al costo di un solo scatto, che gli accessi internet non sempre sono necessari e che non esiste solo Internet ma almeno una 40ina di altre reti amatoriali come la nostra rete FreakNet, ma anche Peacelink, Cybernet, Ecn, Fidonet, Euronet, Freenet, Itax, DoomNet, e tantissime altre? Siamo forse i soli a spiegare che di tutto cio' possiamo tranquillamente usufruire GRATIS, spendendo solo qualche scatto telefonico? Siamo forse i soli a spiegare esattamente come fare per entrare a far parte del mondo virtuale, riciclando da soli vecchi computers e spendendo poco e niente? Sinceramente, speriamo di no. Creare un network telematico accessibile a tutti e che permette a tutti di "creare" informazione oltre che riceverla, significa anche sconfiggere il tentativo di monopolizzare il campo dell'informazione da parte di qualsiasi potente imprenditore e gettare le basi per una democrazia piu' diretta e per una gestione del mezzo informativo meno verticistica e piu' orizzontale. Questa e' la strada che stiamo percorrendo: siamo piccoli ma cresceremo. Freak Net BBS