3017 28-Dic-95,19:20,G.Livraghi@agora.stm.it ------------------------------------------------------------------------------- Sequestri, abusi e disinformazione From owner-alcei@venere.inet.it Thu Dec 28 19:14 ITA 1995 Received: from venere.inet.it (venere.inet.it [194.20.8.4]) by agora.stm.it (8.6.8.1/8.6.6) with ESMTP id TAA07473; Thu, 28 Dec 1995 19:14:05 GMT Received: (from daemon@localhost) by venere.inet.it (8.6.10/8.6.10) id SAA18408 for alcei-outgoing; Thu, 28 Dec 1995 18:11:40 GMT From: G.Livraghi@agora.stm.it Message-Id: <199512281913.TAA07371@agora.stm.it> To: alcei@inet.it Subject: Sequestri, abusi e disinformazione Date: Thu, 28 Dec 95 19:9:29 GMT Sender: owner-alcei@venere.inet.it Precedence: bulk Sara' la stanchezza delle "feste"... ma mi sembra che non stiamo dedicando abbastanza attenzione al fatto che, dopo un periodo apparentemente "tranquillo", c'e' un nuovo "crackdown"; e di nuovo ci sono abusi da parte della polizia (o dei magistrati). Un esempio e' nella "conaca" pubblicata qui da Gabriele Zaverio (e non credo che sia un "caso isolato"). Il quadro generale e' riferito nei comunicati ANSA del 13 dicembre e nei due articoli riportati da david Badetti il 21 dicembre Alcune osservazioni: - E' inaccettabile la "persecuzione" di cittadini (comprese persone che sembrano estranee alla materia dell'indagine) che non sono neppure informati dei "reati" su cui si indaga (se non con formule incomprensibili ai "comuni mortali"). - E' inutile, nocivo e illegale il sequestro dei computer. (Ne abbiamo parlato qui tante volte... ma per chi volesse un riassunto, vedi SEQUESTR.TXT fra i file ALCEI). - I "reportage" sulla stampa riguardanti questi avvenimenti sono un misto di superficialita' e disinformazione: sarebbe interessante capire chi e perche' ha "passato" questa roba all'ANSA e ai giornali. - Appare incredibile che ci sia stata davvero un'intrusione alla Banca d'Italia; non si capisce quale sia la vera natura dell'indagine; e ancora meno si capisce il confuso accenno alla presunta intrusione all'Adn Kronos, su cui si fece un gran fracasso un anno fa e su cui e' caduto un silenzio totale (mentre sembra abbastanza evidente che si era trattato di una cosa banale, su cui non e' difficile fare chiarezza). Insomma: le notizie diffuse sono poco chiare, mancano di coerenza e credibilita', puzzano di falso o di deformazione. Mentre nessuno si preoccupa dei soprusi cui sono sottoposti i cittadini... Cui prodest? Giancarlo Livraghi (g.livraghi@agora.stm.it)