Centro Auro: commissione d'inchiesta e reazioni allo «sfratto»
Prima la notizia di cronaca. Oggi alle 11 nella sede del gruppo consiliare Ccd - Catania Viva, a Palazzo degli Elefanti, il consigliere Marco Consoli, che della proposta è promotore, spiegherà in una conferenza «le ragioni della validità e della necessità di istituire in tempi brevi la commissione d'inchiesta Auro, alla luce dei gravi episodi di illegalità consumati nella sede del Centro in questi ultimi mesi e in special modo alla luce di un episodio verificatosi nell'agosto del 2000 durante una retata della polizia di Stato».
Detto questo, le reazioni. «La delibera della Giunta Scapagnini che ordina lo sgombero del Centro sociale Auro - scrive, per firma del segretario provinciale Ivan Dugo, la federazione catanese dei Comunisti italiani - rappresenta un segnale inquietante, sintomatico del modo in cui il Centrodestra opera nei confronti di chi non sta dalla sua parte. Si tratta di un gesto di intolleranza e illiberale, tanto più grave in quanto l'amministrazione comunale non ha atteso, per prendere la propria decisione, l'esito degli accertamenti eseguiti dalla commissione nominata dal Consiglio comunale, dimostrando così disprezzo per l'istituzione democratica in cui tutti i cittadini sono rappresentati. La Giunta comunale, piuttosto che accusare di presunte violazioni di legge i giovani dell'Auro, farebbe meglio a occupazioni della questione morale all'interno del Comune, dell'operato dei suoi assessori e dei sistemi di spesa del danaro dei cittadini, per non parlare delle incompatibilità fra il ruolo di alcuni assessori e le loro attività lavorative o di assunzioni esterne ingiustificate per le quali i cittadini catanesi meriterebbero una spiegazione».
Di tutt'altro tenore la nota del gruppo consiliare di An; il consigliere Salvo Pogliese, infatti, esprime «massima soddisfazione per la conclusione di una vicenda che da dieci anni vedeva trionfare nella nostra città un esempio della cultura dell'illegalità». «Sulle attività dei propugnatori di una politica giovanile alternativa che hanno dato vita al centro Auro e, successivamente, all'associazione Lorenzo Aiello (l'associazione con cui il Comune aveva stipulato nel '98 la convenzione concedendo gratuitamente l'utilizzo della sede di via Santa Maria del Rosario, ndr) la magistratura era più volte intervenuta, ma nonostante questo, erano stati "premiati" dalla Giunta precedente attraverso la stipula della convenzione. Auspico invece che l'amministrazione Scapagnini continui lungo questo percorso e crei al più presto nella nostra città le Comunità giovanili, intese come spazi di aggregazione nei quali i giovani possano fare musica, cinema, teatro, sport in un clima di legalità e pluralismo culturale». |