Il "caso Auro" sui giornali locali -------------------------------------------- La Sicilia -------------------------------------------- Martedì nuova convocazione: Scapagnini relazionerà sulla sostituzione dell'assessore Siciliano con Ciampi DIFENSORE CIVICO AL VAGLIO DEL CONSIGLIO COMUNALE Ici e Auro, chiesta la costituzione di due commissioni d'inchiesta Il presidente del Consiglio comunale Roberto Commercio ha convocato per martedì e mercoledì prossimi le nuove sedute dell'assemblea cittadina, con all'ordine del giorno l'approvazione dei regolamenti della consulta per la famiglia, quello sui portatori di handicap e quello per il funzionamento del difensore civico. Quest'ultimo atto, la cui discussione degli emendamenti presentati è ormai entrata nella fase finale, è stato oggetto l'altro ieri sera di un lungo dibattito, senza giungere però alla votazione conclusiva che è stata rimandata a mercoledì prossimo. Nella stessa seduta di giovedì, inoltre, il sindaco Scapagnini ha annunciato in aula che la prossima settimana presenterà al Consiglio una circostanziata relazione, come prevede la legge, sulla sostituzione dell'assessore Giuseppe Siciliano con Giovanni Ciampi. Durante l'attività ispettiva il consigliere Rosario D'Agata (DS) ha presentato un ordine del giorno, sottoscritto anche da diversi consiglieri appartenenti a gruppi di maggioranza e opposizione, con cui viene sollecitata una commissione d'inchiesta per accertare le responsabilità sulle gravi disfunzioni nell'istruzione di varie pratiche ICI. La costituzione di un'altra commissione d'inchiesta sui reati contestati al «Centro Sociale Auro» è stata richiesta dal consigliere Marco Consoli (Ccd-Catania Viva), iniziativa a cui si sono associati altri trenta consiglieri, per fare chiarezza sulle attività che si svolgono e sull'intervento effettuato dalla commissione nominata nel 1998 che mise sotto inchiesta i vigili urbani che pochi giorni prima avevano fatto irruzione nello stesso centro sociale autogestito. Lo stesso Consoli, con una interrogazione urgente, ha chiesto la revoca della convenzione sottoscritta il 22 giugno 1998 dal Comune di Catania con l'associazione culturale Lorenzo Aiello (ex Auro) che concede a titolo gratuito i locali dell'ex monastero di Sant'Agata di via S. Maria del Rosario. Nella sua interrogazione Marco Consoli fa notare che «i giovani del "Centro Sociale Auro" nell'arco degli anni hanno commesso gravi reati, il consumo e la detenzione di sostanze stupefacenti, furto di energia elettrica e acqua, disturbo della quiete pubblica, organizzazione di manifestazioni musicali senza alcuna autorizzazione. Nel gennaio del 1998, dopo una eccellente operazione condotta dai vigili urbani che in loco riscontrarono i gravi reati indicati, la Procura della Repubblica dispose il sequestro dei locali. Nel febbraio del 1998 la Giunta nominò una commissione d'inchiesta per valutare la responsabilità dei vigili urbani che avevano condotto l'operazione e in data 22 giugno 1998 il vice sindaco pro tempore, prof. Paolo Berretta, stipulò insieme al "Centro Sociale Auro", costituitosi per l'occasione associazione culturale denominata "Lorenzo Aiello" una convenzione per la concessione a titolo gratuito dei locali». (dalla cronaca di Catania de "La Sicilia" di sabato 13 gennaio 2001) ---------------------------------------------------------------------- QUELLO CHE I GIORNALI HANNO PUBBLICATO DELLA NOSTA LETTERA DI RISPOSTA ---------------------------------------------------------------------- -------------------------------------------- Giornale di Sicilia -------------------------------------------- Caso "Auro" i responsabili del centro respingono le accuse dei 30 consiglieri "L'attività che viene svolta all'"Auro" è invece meritoria". E' uno dei passi della nota diffusa ieri pomeriggio dai responsabili dell'associazione culturale "Lorenzo Aiello", più nota in città come "Circolo Auro", a seguito della richiesta dell'apertura di un'inchiesta avanzata da trenta consiglieri comunali che hanno sottoscritto la mozione presentata da Marco Consoli del CCD. Replicano dall'associazione: "non ci è chiaro il senso di accertare cose che sarebbero accadute prima della stipula della convenzione (del '98)". In particolare respinte le accuse di consumo e detenzione di stupefacenti, del furto di elettricità e acqua ("ha permesso lo svolgimento delle attività del centro negli anni dell'occupazione, quando cinicamente venivano negate le forniture"), addirittura di disturbo della quiete pubblica (l'"Auro" è in via Santa Maria del Rosario, in una zona densamente popolata da pub e locali notturni". Rivendicata invece l'attività svolta. Fiore all'occhiello il "FreakNet" che consente l'uso gratuito di computer ed Internet a circa 250 utenti. In difesa del circolo "Aiello" è sceso ieri l'europarlamentare e consigliere comunale diessino Claudio Fava. (dalla cronaca di Catania del "Giornale di Sicilia" di domenica 14/01/2001) -------------------------------------------- La Sicilia -------------------------------------------- I Ds e Fava si schierano col centro Auro e stasera il MediaLab va su Canale 5 Dopo la richiesta avamzata dal consigliere comunale Marco Consoli, tendente a far sì che il Comune revochi la convenzione con l'associazione giovanile del centro Auro, il gruppo consiliare dei Democratici di sinistra, in una nota, esprime preoccupazione. <>. Sull'argomento c'è anche una dichiarazione dell'eurodeputato Claudio Fava, secondo il quale <>. Secondo Fava ci si trova davanti a <>. Del centro sociale Auro parlerà pure stasera Canale 5 nel corso della trasmissione <>. Sarà messo in risalto il FreakNet MediaLab dell'Auro, un laboratorio di informatica aperto a tutti, che offre gratis l'uso del computer a oltre 250 utenti. (dalla Cronaca di Catania de "la Sicilia" di domenica 14/01/2001, errori originali)