Tratto dalla "Catena di San Libero", fanzine elettronica a cura del giornalista Riccardo Orioles. Dati in fondo alla pagina.
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riccardo orioles <ricc@libero.it>
tanto per abbaiare
22 gennaio 2001 - n.58
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Una storia italiana. Il comune affitta un palazzo in centro a un
industriale. L'affitto e': lire duecentomila al mese. Dopo una ventina
d'anni di questa storia, l'industriale (che nel frattempo s'e' fatto
centinaia di miliardi) si trasferisce altrove, continuando a mantenere
l'affitto del palazzo, sempre allo stesso prezzo. Si comincia a parlare
di centro commerciale. Ma una notte, sotto Natale, un centinaio di
ragazzi occupano il palazzo per farci un centro sociale. Uno viene
arrestato e accusato di furto. Il furto era: tre tubi innocenti in
prestito per sistemare una porta. L'industriale scatena sul suo
giornale la campagna contro gli occupanti teppisti e ladri. Il ragazzo
s'impicca in galera. Gli altri continuano ad occupare. Il centro
sociale riesce a sopravvivere e diventa il principale ritrovo dei
giovani della citta'. Fanno la festa dell'antimafia, la lotta contro le
droghe pesanti e un sacco di altre cose. Passa un'altra decina d'anni.
Il centro sociale ha fatto un accordo di gestione col comune e ha
aperto un casino di attivita' nuove. Fra le altre cose hanno trovato
una ventina di computer vecchi, li hanno riparati e hanno fatto una
scuola di computer. Ci vai adesso, e trovi un sacco di ragazzi
(bianchi, neri, di tutti i colori) che imparano a mailare, a usare
l'internet e persino a programmare. I piu' bravi di questi sono
diventati dei bravissimi programmatori, conosciuti in tutta Italia e
anche fuori (adesso stanno organizzando una specie di ciberferrovia
Italia-Senegal). Programmano tutti in Linux, perche' dicono che e' il
sistema piu' moderno, piu' gratuito e piu' senza padroni. Poi stanno
organizzzzzzzzzzzzzzz------ ecco, adesso la storia s'interrompre
bruscamente.
Motivo dell'interruzione: alcuni altri ragazzi di quella citta', mentre
tutte queste cose succedevano, non pensavano affatto a occupare palazzi
ne' a programmare computer bensi' piu' praticamente a far carriera. Si
sono iscritti alla Democrazia cristiana e poi a Forza Italia e
compagnia bella e cosi' a poco a poco sono diventati persone
importanti. Infine, quando il partito di Forza Italia (poteva essere
qualunque altro: la' era quello) ha vinto le elezioni comunali, sono
diventati chi funzionario, chi assessore e comunque tutti personaggi di
potere. Dopo un poco che stavano sulle loro poltrone, si sono accorti
di due cose:
1) l'industriale in questione, che e' il piu' grosso industriale della
regione, sarebbe molto grato a chi lo aiutasse a tornare in possesso
del "suo" palazzo;
2) a Milano si prendono i voti facendo spaventare la gente e facendo
propaganda contro gli extracomunitari e i terroni. Ma qui, che siamo
gia' in Terronia e dunque se non marrocchini poco ci manca, contro chi
possiamo aizzare gli elettori?
Idea. Contro gli "estremisti autonomi" del centro sociale. Cosi' una
trentina di consiglieri polisti, guidati da quegli ex ragazzi che
avevano fatto carriera, si sono riuniti in comune e hanno preparato una
mozione: "Chiudere il centro sociale". Al momento in cui scriviamo le
cose sono arrivate fin qui. Come andra' a finire?
Beh, il comune e' roba loro, per il momento. Ma la citta' no. E questo
e' un guaio, perche' e' la stessa citta' in cui, un paio di mesi fa,
volevano mandar via un magistrato che dava fastidio all'industirale e
allora la gente ha raccolto migliaia di firme e il magistrato e'
rimasto. Per dire che e' una citta' strana, dove non si e' mai certi di
come una cosa andra' a finire. I ragazzi del centro hanno fatto un
documento per spiegare le cose che stanno facendo la' dentro (piu' o
meno quelle che abbiamo detto noi, ma spiegate molto piu'
scientificamente) e questo documento ora sta girando fra i professori
dell'universita', nei quartieri, nell scuole piccole e grandi -
insomma, la solita storia. A parte questo, stanno continuando a
lavorare regolarmente e a programmare e hanno persino un vecchissimo
Digital dell'80 (avete presente Hal? beh, un suo parente) restaurato da
loro che ora gira regolarmente anche lui, con tre file di led verdi che
scintillano e lo fanno sembrare davvero molto vivo. Tutto questo in una
citta' che fino a pochi anni fa era - grazie anche a industriali come
quello - la seconda capitale della mafia, Catania.
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il coraggio di lottare?" (Giuseppe Fava)
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