Scapagnini. "Concederemo nuovi locali" SFRATTATO IL CENTRO SOCIALE "AURO" ED ESPLODE LA POLEMICA IN COMUNE Niente sgomberi, stavolta è arrivato lo sfratto per il centro sociale "Auro": l'amministrazione comunale ha deciso di revocare la convenzione della discordia, che poco più di due anni fa aveva concesso ai giovani dell'associazione "Lorenzo Aiello" l'uso gratuito dei locali di via Santa Maria del Rosario strappati all'abbandono una decina di anni fa. Quell'uso gratuito concesso nel '98 dall'amministrazione Bianco "non è consentito dalla legge", ha spiegato il sindaco scapagnini, al quale in questo primo anno di governo erano giunte numerose sollecitazioni da parte di esponenti della sua stessa maggioranza, volte a troncare l'esperienza dell'"Auro" sulla base di presunte illegalità che secondo alcuni (i più "aggueriti" il ccd Marco Consoli e Salvo Pogliese di An) si sarebbero consumate all'interno di quel centro. Accuse di violazioni di vario tipo, dall'occupazione abusiva alla sottrazione illecita di energia elettrica, al consumo di droghe, sono state ribadite ancora ieri da Pogliese, che in un comunicato ha espresso "la massima soddisfazione" per una notizia che era stata tenuta in sordina dall'amministrazione. Tanto che ieri all'Auro c'era una troupe del Tg2 Dossier che intervistava i ragazzi sull'esperienza del "Medialab", il laboratorio informatico che hanno creato con materiale riciclato e che è stato ospite in numerose altree trasmissioni televisive, da "Link" a "Tempi Moderni" e nessuno sapeva nulla dello sfratto; non era ancora arrivata alcuna notifica. La notizia si è diffusa solo a partire dal pomeriggio, grazie a un comunicato di Claudio Fava che stigmatizzando una decisione presa "in clandestinità, senza alcun dibattito in consiglio comunale", la definiva "un atto offensivo e inopportuno". Accusando il sindaco si "voler fare di Catania una città chiusa, utile ad ospitare i raduni fascisti di Forza Nuova..." e si aver fatto "una scelta da gerarca". Riferendosi alla coincidente inaugurazione di una sede del gruppo di estrema destra, prevista proprio oggi nella nostra città. In via Santa Maria del Rosario intanto i ragazzi dell'Auro si sono immediatamente riuniti in assemblea. E in contemporanea la vicenda è diventata oggetto di un aspro dibattito anche in consiglio comunale, con gli esponenti della sinistra all'attacco (Orazio Licandro del Pdci ha puntato il dito su "un atto illiberale che scavalca il Consiglio", precisando che "sui presunti reati consumati all'interno dell'Auro, è la magistratura a dover indagare") e quelli del centrodestra schierati a difesa di "una scelta del tutto legittima", come l'ha definita Bartolo Curia di Forza Italia. Mentre Azione Giovani esulta per "il trionfo della legalità", e l'Ulivo convoca per oggi alle 17.30 una ocnferenza stampa nella sede del gruppo a Palazzo degli Elefanti, Scapagnini getta acqua sul fuoco assicurando di voler proseguire nella linea del "dialogo costruttivo" connn i giovani del centro sociale, ai quali promette nuovi locali. Intanto però fa scattare il count-down: entro sessanta giorni tutti fuori. Patrizia Abbate Giornale di Sicilia - edizione di Catania - 11 aprile 2001