Chi, cosa, perché

Il FreakNet MediaLab è un laboratorio autogestito di informatica costruito quasi interamente da cose regalate da persone di buona volontà e di pezzi recuperati da vecchi computer risalenti dalla metà degli anni settanta fino alla tecnologia odierna.

Fornisce un servizio informatico gratuito a Catania, unico in italia, di una qualità superiore sotto molti aspetti a quello fornito dai vari organi dell'Università, a chi viene a trovarci presso l'ARCI, in via Landolina a Catania, al secondo piano, oppure a chi si collega con noi tramite TELNET o SSH. Un'utenza, "luther", è libera per l'uso di tutti, con password "luther".

Servizi informatici di base

Protezione dei dati

A differenza di alcuni sistemi, compresi quelli commerciali, i dati archiviati da ogni utente del MediaLab sono discretamente protetti contro cancellazione e modifica, accidentale o no, da parte di altri utenti, e nessun utente "normale" corre il rischio di bloccare l'intero computer; al massimo può cancellare i propri dati e, con un po' di sforzo, rendere temporaneamente inutilizzabile il proprio account.

Periodicamente si fanno delle copie di riserva di tutti i dati degli utenti, che vengono conservate in un altro edificio, per sicurezza contro incendio o contro eventuali abusi di potere.

Siccome alcuni frequentatori del MediaLab hanno un "allegro passato", viene applicata una notevole conoscenza su come tenere sicura una rete di computer contro virus, attacchi informatici e cose simili. Infatti, pur dando accesso libero e non-sorvegliato, il FreakNet MediaLab non ha finora subito alcuna disfunzione dovuta a cause di questo genere.

Corsi di informatica da zero

Si sono tenute da dicembre 1999 fino ad oggi 10 corsi di informatica, ciascuno di 10 studenti, partendo dal presupposto che l'allievo non abbia mai usato un computer. Magari qualche macchina da scrivere...

Attualmente è in programmazione un'altra sessione di corsi, ed è probabile, viste le numerose richieste, che verranno riproposti anche alla fine del prossimo anno.

I computer

I servizi Linux del MediaLab girano quasi esclusivamente su computer del tipo PC clone con processore 386 in su. Ogni computer fornisce una postazione di lavoro con tastiera e schermo per applicazioni testuali (accesso alla posta e alle notizie elettroniche (newsgroups), preparazioni di testi e molti altri servizi) ed eventualmente un mouse se si tratta di un computer adatto a sostenere l'ambiente grafico X-Windows.

Attualmente, la rete informatica del MediaLab può reggere l'accesso di circa 20 utenti simultaneamente, di cui cinque possono lavorare in ambiente grafico, 14 in ambiente testuale e uno via modem.

Le macchine si chiamano:

medialab
Essendo il computer più veloce della rete, con processore AMD K6-III a 400MHz e 192 megabyte di memoria RAM, medialab fornisce quasi tutti i servizi di elaborazione, e detiene tutti gli archivi degli utenti.

vostok
Un PC con processore Pentium a 100 MHz, vostok, tiene i servizi locali di grosso volume (server FTP e WWW), e ospita il gioco multi-utente d'avventura "anatolia", ottimo strumento per migliorare la propria comprensione dell'inglese scritto. Lavora come terminale grafico X-Windows per applicazioni che girano su medialab.
catania1
Questa è la macchina storica su cui è stato realizzato il primo BBS a Catania aperto 24h/24, il leggendario "CATANIA 1 BBS", donataci dal suo fondatore, Alberto Marcedone. Il sistema è ora rinato in ambiente Linux sullo stesso hardware: un 486. Dispone di un multi-lettore per 7 CD-ROM ed uno per nastri magnetici di grosso formato. È la macchina che risponde alle telefonate in ricezione al numero di FreakNet, 095-320959. Su catania1 è installata la release 7 della distribuzione "SlackWare" di Linux, del novembre '99, mentre altre macchine usano la "SlackWare 4" del maggio 1999 con varie aggiunte, tranne per i 386, che hanno una versione ancora più antiquata.)
pioneer
Un altro 486, fornisce alcuni servizi di basso livello alle altre macchine della rete. Lavora in modalità testuale e come terminale X.
apollo13
Un 486 con 8 megabyte di memoria RAM, che fa pure da terminale X-Windows. Questa macchina era la porta di accesso al PDP 11/34, e dalla sua utenza libera "luther" é possibile studiare un po del materiale relativo ad esso.
viking
Un pentium per applicazioni X-Windows
mir & skylab
I primi sistemi Linux del MediaLab, realizzati con dei 386 lenti. Mir in particolare e' attivo da ANNI e sembra essere la macchina in assoluto piú affidabile di tutto il laboratorio: trattasi di un 386 olivetti con 4 Mb di ram e soli 40 mb di hard disk, scheda video monocromatica e floppy disk da 1.44 Mb.
Oltre a queste macchine, il MediaLab cura un piccolo museo di pezzi antiquati:
pdp11 (in riparazione))
Un PDP-11/34 del 1982 con 2 floppy da 8 pollici, un hard disk rimovibile di 10 megabyte, 256 kilobyte di memoria, due porte seriali e delle strane uscite per attaccarlo ad uno schermo grafico e a dispositivi per la medicina nucleare. Si possono introdurre programmi in linguaggio macchina (in base 8) sulla tastierina frontale e provarli. Ancora non sappiamo far funzionare alcun dispositivo per output; bisogna esaminare i risultati leggendo i contenuti dei registri del processore a programma terminato, sempre dal pannello frontale in base 8.
tower
Un NCR Tower 650 del 1989, con sistema operativo Unix System V, 18 porte seriali e un lettore per nastri di grosso formato. A parte il PDP-11, è l'unica macchina della rete FreakNet a non avere un processore della famiglia *86, avendo un 68020 della Motorola con 8 megabyte di RAM. In quanto macchina eterogenea ai sistemi Linux su *86, permette, assieme a xenix386 (vedi), di verificare la portabilità di programmi scritti in ambiente Linux ad altre versioni di Unix.
xenix386 (in attesa di ricostruzione su un nuovo pc causa scheda madre bruciata)
Un Olivetti M380 del 1990 con sistema operativo SCO Xenix 386. Non è direttamente attaccato alla rete; si può accedere da tower650 via cavo seriale.
Ricordiamo che qualsiasi macchina DOS non utilizza alcun software che necessiti di licenza d'uso. Infatti le poche macchine DOS funzionanti al MediaLab, lavorano con il Caldera OPENDos 7.01, gratuito, liberamente scaricato da internet, e la cui copia e' libera, pur non essendo un prodotto GNU/OpenSource, mentre i sistemi XENIX e Unix System V hanno oggi una licenza di tipo libero per utenza hobbistica, come sancito dai documenti reperibili presso il The Unix Heritage Society

I terminali seriali

Oltre ai computer veri e propri, il MediaLab dispone di un numero di terminali seriali: delle unità con solo schermo e tastiera che permettono di accedere ai servizi informatici di altri computer. Ogni macchina Linux sopraelencata permette di connettere fino a due terminali seriali mentre tower650 ne accetta 16.

La rete interna

Tutte le macchine Linux del FreakNet MediaLab sono connesse a una doppia rete in bridging tra "thin ethernet" e RJ45, che copre il piano "pubblico" dell'ARCI, da cui gli utenti possono accedere alle macchine pubbliche.

Altra roba

Fra gli strumenti nei magazzini del MediaLab che si crede di poter mettere in funzione, segnaliamo un terminale braille con tante di quelle puntine a sei a sei che si alzano, un plotter con i pennini ad inchiostro liquido, un lettore ottico per codici a barre e tanta di quella roba fantasiosa.

La biblioteca/infoteca/schedoteca

Il MediaLab è fornito di centinaia di manuali per computer, sistemi operativi, applicazioni e componenti, e di una vasta selezione di dischetti di varie dimensioni, contenente perlopiù pacchetti di software e driver per DOS di tempi passati. Dagli scarti dei rottami di computer sta nascendo una specie di "Sanfilippo dell'informatica" con schede standard per PC dei soliti tipi, spesso funzionanti, e pezzi per architetture strane (cartuccie di caratteri per stampanti particolari, memorie con attacchi speciali per specifici computer portatili, qualche pezzo di computer domestico). Non esiste un inventario di questa roba, purtroppo; bisogna curiosare e scavare.

Recupero di materiale

FreakNet MediaLab accetta a braccia aperte e forse anche in furgoncino, qualunque offerta di strumenti e materiali informatici. Da un PC 8086 o 286 con schermo, il MediaLab crea un terminale seriale. Da un 386 fa una macchina Linux di base, con porte per connettere altri due terminali seriali alla rete. Da un 486 fa un terminale X Windows. Dai Pentium in poi, fa un server che contribuisce al servizio di calcolo in generale, o una stazione di lavoro per applicazioni specializzate.

martin, nov 2003, brutalmente ritagliando un documento di asbesto, novembre 2002, aggiornando un documento di Martin Guy del febbraio 2000, Catania.